Gentilissimi  cineforumisti, dedichiamo il mese di aprile (nei mercoledì a disposizione: 2, 9, 16, 30) a quattro temi di grande rilevanza riguardo a ciò che sta accadendo in questo momento storico: inclusione, fratellanza, pace, solidarietà.
Per il primo tema abbiamo scelto il film L’ OTTAVO GIORNO del regista belga JACO VAN DORMAEL, uno dei grandi talenti del cinema europeo per il suo stile clownesco, visionario,  così riconoscibile tra poesia e ironia.
Harry (Daniel Auteuil) è un manager bancario realizzato nel lavoro, ma con una situazione familiare assai problematica: in conflitto  con l’ex moglie, incapace di prendersi cura delle sue bambine.
Georges (Pascal Duquenne) è un ragazzo down: vive in un istituto nel quale si sente insopportabilmente infelice e da cui  decide di scappare.
Se l’isolamento di Harry è determinato dai ritmi ossessivi della sua professione, per Georges  la solitudine è il risultato della discriminazione e dell’emarginazione che subisce.
L’incontro casuale tra i due avviene nelle peggiori condizioni possibili, ma la forza dei sentimenti può  spostare il corso dei fiumi e muovere le montagne…..
L’OTTAVO GIORNO presenta scene di seducente leggerezza,  crea momenti emotivamente forti, induce salutari riflessioni sugli esseri umani che possono sempre, in ogni attimo della loro vita, recuperare il senso della propria umanità.
Jaco Van Dormael ha il merito di avere concesso un’opportunità quasi irripetibile a chi, come George-Pascal Duquenne,  è un invisibile nella società cosmetica di oggi, fondata su canoni effimeri e disumanizzanti.
Daniel Auteuil e Pascal Duquenne sono stati premiati a Cannes come migliori attori per la loro interpretazione così vera, così toccante, così intensa.